venerdì 3 maggio 2019


Incontro di lavoro su

"Acqua a che punto siamo? Che fare?"

18 e 19 maggio 2019
(inizio alle 15.30 del 18 e chiusura alle 15.00 del 19)
Monastero del Bene Comune di Sezano (Verona)

L’obiettivo dell’incontro è duplice:
  1. primofare il punto sullo stato dell'acqua in quanto diritto universale e bene comune e pubblico mondiale e questo ai livelli: locale/regionale, nazionale, continentale/ europeo e mondiale. A tal fine, la metà del tempo che avremo a disposizione sarà dedicata alla condivisione dei dati, delle informazioni e delle analisi a nostra conoscenza
  2. secondo: sulla base dello stato dell'arte, identificare i punti critici chiave e le sfide "politiche" principali su cui concentrare i nostri sforzi di mobilitazione in quanto Abitanti  della Terra nel corso dei prossimi 4-5 anni, secondo quali  modalità e quali mezzi ? 
Due idee meriteranno di essere analizzate e portate avanti:

la creazione del Consiglio di sicurezza dei Beni comuni, a partire dall'acqua. Come promuovere, per esempio, la costituzione di un Consiglio di sicurezza vicentino o calabro del bene comune acqua? Come fare approvare nel corso della prossima legislatura del Parlamento europeo (2019-2024) l'idea di un Consiglio di sicurezza europeo dei beni comuni (partendo dall'acqua)? Come mobilitare una grande Agorà nell'aprile del 2020 in occasione della Giornata Mondiale degli Abitanti della Terra dedicata alla proposta di creazione di un Consiglio  di sicurezza mondiale dei Beni comuni (acqua, sementi, conoscenza.....)?
  • valutare se e come dare sempre più forza nelle varie regioni del mondo alla mobilitazione degli abitanti della terra via le class actions cioè azioni collettive di denuncia e di messa in accusa presso i tribunali competenti di coloro, soggetti pubblici e soggetti privati, che non rispettano le leggi esistenti in materia di salvaguardia, di cura e di promozione della salute degli esseri umani e del buono stato ecologico delle altre specie viventi e degli ecosistemi della (Madre) Terra.


Agenda dell'incontro

18 maggio 2019
dalle ore 14 Accoglienza dei partecipanti
ore 15.30     Inizio lavori. Primo obiettivo
ore 19.15     Interruzione lavori
ore 19.30    Cena
ore 20.30-22.30 Ripresa dei lavori. Secondo obiettivo

19 maggio 2019
ore 9.30      Partecipazione a S.Bonifacio alla manifestazione «Stop ai pesticidi»
ore 13.00    Pranzo al Monastero di Sezano seguito da una riunione di sintesi e di proposta di una 
Agenda per una politica di sicurezza della vita/dell'acqua
ore 15.00 Chiusura dei lavori

Come emerge da quanto precede, è possibile pernottare  al Monastero del Bene Comune
(previa prenotazione scrivendo a:
monasterodelbenecomune@gmail.com o telefonando al 3472256997)

Hanno già confermato la loro presenza: Riccardo Petrella, Università del Bene Comune, Roberto Louvin, Professore di diritto pubblico, Università di Trieste e autore di due importanti recenti libri sull’acqua; Maurizio Montalto, avvocato, ex presidente dell'azienda idrica di Napoli ABC-Acqua Bene Comune); Renato Di Nicola, responsabile degli affari internazionali del Forum nazionale dell'acqua; Valter Bonan, Assessore ai Beni Comuni, Feltre; Mario Agostinelli, portavoce dell'Associazione Energia Felice e della Rete Laudato sii; Luca Cecchi, comitato Acqua bene Comune di Verona, una portavoce del movimento "Mamme No Pfas"; Loretta Moramarco, avvocato, Comitato Pugliese Acqua Bene Comune, Agostino Candito, servizio civile nazionale, CIPSI, curatore dell’aggiornamento di RAMPEDRE; Elena Mazzoni, portavoce No TTIP.

Per informazioni
26 aprile 2019

1 commento:

  1. Invito a leggere il testo

    LA QUARTA DIMENSIONE & L’UNIVERSO NASCOSTO

    Qui si può scaricare gratis

    http://www.scrivereiltempo.it/2019/02/17.html

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IL FORUM INTERNAZIONALE

A Verona la prima Agorà
degli Abitanti della Terra


Sono previste 200 persone da tutto il mondo. L'incontro veronese si situa nell'ambito della campagna "L'audacia nel nome dell'umanità". L'obiettivo è quello di redigere la Carta dell'Umanità per dare fondamento giuridico all'umanità e a un nuovo soggetto di diritto: l'abitante della Terra.
Tanti i protagonisti e i testimoni.

VERONA - Meno di un mese alla prima Agorà degli abitanti della Terra. Un programma denso di tre giornate che vedrà la partecipazione di circa 200 persone da varie parti del mondo, che da oltre un anno lavorano per la campagna "L’Audacia nel nome dell’Umanità”, lanciata dall’economista italo-belga Riccardo Petrella.
Saranno presenti anche volti noti dell’impegno sociale e culturale, come l’attore Moni Ovadia, il vescovo della Patagonia cilena Luis Infanti de la Mora, il teologo della liberazione latino-americana Marcelo Barros, il filosofo Roberto Mancini, la coordinatrice del Global Justice Network Francine Mestrum, nonché testimoni del Sud, come la mediatrice camerunense Marguerite Lottin, il medico indiano Siddhartha Mukherjee e Isoke Aikpitanyi, che si è liberata dal racket della prostituzione nigeriana e vincitrice del premio Donna dell’anno 2018.

L’evento “Agorà degli abitanti della Terra” è in realtà solo il primo passo di una iniziativa più ampia che ha come obiettivo il riconoscimento dell’Umanità come attore principale nella regolazione politica, sociale ed economica a livello globale. La sfida ambiziosa di stilare la Carta dell’Umanità, si pone come reazione costruttiva alle attuali spinte disgregatrici e divisive, che stanno rapidamente allontanando le persone dal riconoscersi parte della stessa “comunità umana” e dello stesso pianeta. Spinte che hanno portato nel tempo alla mercificazione di ogni forma di vita, alla privatizzazione dei beni comuni, alla monetizzazione della natura e ad un sistema finanziario predatorio, per citarne alcune.
Ecco allora che si è creato un nuovo spazio di dialogo e confronto, dove i gruppi promotori provenienti da Italia, Belgio, Francia, Germania, Portogallo, Spagna, Tunisia, Canada, Cile, Brasile e Argentina, presenteranno i loro lavori e si confronteranno su nuove proposte, in sessioni plenarie e parallele, presso il Monastero del Bene Comune di Sezano, sulle colline veronesi.

L'altro ambito di lavoro di questi giorni veronesi sarà l'istituzione (per il momento simbolica) di una “Carta d'identità mondiale degli abitanti della terra”. I Comuni potranno riconoscere che tutti gli esseri umani, radicati nei loro innumerevoli luoghi di vita sono abitanti di una stessa "comunità di vita” prima di essere cittadini di singoli stati. Finora i Comuni che hanno formalmente aderito sono: San Lorenzo (Argentina), Fumane e Canegrate (Italia), La Marsa (Tunisia), Palau Saverdera (Catalonia) oltre alla rete dei Comuni solidali (Recosol) e l'associazione nazionale dei Comuni virtuosi.

I temi previsti sono le diseguaglianze, l’impoverimento e l’esclusione sociale, il disarmo del sistema finanziario, la messa al bando delle armi, i beni comuni come l’acqua, il ripensare ad una collaborazione tra cittadini e organizzazioni non governative, e nuove visioni sul cammino dell’Umanità in questa fase di transizione.

GL