sabato 9 giugno 2018

Gruppo di Sezano | incontro 16 dicembre 2017

Alcune riflessioni/domande emerse nell'incontro del 16 dicembre scorso.

1. il problema del linguaggio. 
  • Un linguaggio semplice per facilitare la comunicazione e non violento, evitando parole di "guerra". 
  • Si è parlato della necessità di un "glossario" condiviso. Le prime parole potrebbero essere proprio "Umanità" e "Vita", 
  • Dobbiamo ricordarci che il testo della Carta sarà condiviso con persone di differenti Paesi e Continenti e dovrebbe avere un carattere "universale".Anche il Glossario dovrebbe includere parole di differenti culture. Ci si domanda allora: Carta o Carte? le traduzioni possono essere "tradimenti". 
  • Le parole dovrebbero far riferimento a  esperienze. 
  • Inoltre, dovremmo sapere a chi ci rivolgiamo perchè il linguaggio è diverso.

2. la Carta dovrebbe avere la capacità di "farci sognare". 
  • Lo "schizzo della Carta" proposto da Riccardo ha un forte riferimento "istituzionale" e manca del riferimento alle "relazioni". 
  • "Essere parte di un processo collettivo utopico costituente" cosa significa? Ci interessa un ""progetto utopico"? 
  • Quale relazione tra "progetto utopico" e "sognare ad occhi aperti"? 
  • La parola "Utopia" è un'altra parola da condividere.  
  • Se a Self help non avessimo introdotto un nuovo umanesimo non sarebbe mai partita. Visione utopica e possibilità di realizzare processi concreti. 
  • L’utopia si è trasformata in realtà già per  il fatto di essere qui. 
  • Un altro tipo di utopia: l’autogoverno, l’autodeterminazione, dobbiamo scrivere una dichiarazione di indipendenza dell’umanità. Indipendenza da cosa? Da ogni potere sovra ordinario, da qualsiasi elite che voglia parlare a nome dell’umanità. Anche se eletta democraticamente della maggioranza; una Costituzione dal basso in modo paritario fatti totalmente dal basso. 
  • Conta la strada per arrivarci: è importante dotarci di strumenti e di aiuti anche esterni che ci aiutino a prendere decisioni collettive (tecniche di democrazia partecipata-metodologia del consenso). 
  • Imparare a sospendere il giudizio e attendere la nascita della nuova carta.

3. la Carta della Vita non è solo per gli esseri umani ma per tutto il vivente. Si tratta di costruire regole per condividere la vita. Questa carta ha come principali attori i contadini perchè coltivano la vita. Superare la carta dei diritti umani centrata solo sull’uomo e aprire a nuovi elementi. Il Cantico delle Creature può essere considerato come una "Carta della Vita".

4. necessità di prendere in considerazione la "storia"
  • Cosa è accaduto alle Carte precedenti?  
  • perchè tante carte non si sono realizzate?  
  • cosa ne è stato della Carta dei Diritti dell'Uomo?  
  • E' importante analizzare dove siamo per far capire che veramente dobbiamo cambiare; fare un'analisi precisa con dati oggettivi, raccogliamo il lamento dell’umanità; 
  • denunciare per prima cosa e dire che l’audacia è indispensabile, che l’unione è indispensabile;  
  • comprendere i contesti in cui sono stati scritti certi testi.

5. cos'è e cosa non è la Carta dell’umanità.
  • Non è una carta aggiuntiva ma un paradigma nuovo sul quale andiamo a misurare l’esistente. 
  • Questa carta deve essere viva: trovare strumenti pratici per vivere meglio. C’è l’urgenza di parlare di umanità.. 
  • Lo facciamo prima di tutto per noi.. dobbiamo pensare alla nostra umanità e come per noi vuole dire trasformazione… mai come oggi c’è bisogno di utopia; 
  • quando si parla dell’umanità si deve tener conto delle religioni, egoismo dell’uomo (?), l’ignoranza, le barriere, …

6. quali riferimenti?  
  • non sono d’accordo di partire dalla carta della terra perché tiene conto dello sviluppo sostenibile e non si può essere d’accordo, un concetto superato da un punto di vista ecologico. Laudato Sì in tre punti non è d’accordo con lo sviluppo sostenibile. I riferimenti nuovi possono essere il pensiero di Vandana Shiva, Rete dei Campesinos...;  
  • declinare l'Utopia nelle singole "Utopie" i diritti dei contadini della Palestina e del Brasile... declinarla nella parzialità;
  • inserire i movimenti popolari (movimenti di persone che stanno agendo per il cambiamento);  
  • ruolo dei contadini visti anche come tutori della terra (agricoltura biologica)
  • dobbiamo passare all’azione con i gruppi locali, con le persone impegnate..; 
  • agganci con quelle realtà che hanno un pensiero che si avvicina…; 
  • sento il bisogno di una premessa... che metta in moto il processo, che dica i nostri intenti. (carta di intenti) i capisaldi e una metodologia che metta in moto un processo virale. Meglio per ora che rimanga un’idea per ora… l’importante è che si cominci a discutere e scrivere la premessa (documentino)... deve essere trasversale che collegano l’infanzia, la sete, la fame, l’ecologia… i diritti del lavoro…serve un grandissimo lavoro non solo di discussione ma anche di articolazione del lavoro; 
  • ricordare il  principio della responsabilità dell’essere umano; 
  • ricordare Il sentimento dell’umanità che ci accomuna, capire le fragilità prendersi cura degli altri; 
  • far emergere la convenienza di collaborare, non dominare; 
  • esprimere liberamente e trovare il senso dopo, dobbiamo darci il tempo … la cosa finale sarà condivisa da tutti e questo è una cosa bellissima… non dobbiamo autocensurarci… per farci conoscere e per rispettarci..; 
  • non sono d’accordo che lo stato di diritto come elemento avanzato lo vedo poco utopico. Se pensiamo ad uno stato planetario lo vedo con terrore. Superare il multeralismo degli stati per andare verso un superstato. In questo percorso vogliamo considerare il pensiero anarchico; 

7. Dubbi
Migliorare i testi delle Carte già esistenti? 
  • Cercare di attuare quello che abbiamo (Carta dei diritti dell’uomo). Stare con i piedi a terra;
  • l'audacia istituzionale, penso sia difficilissima; 
  • esiste già la Carta dei diritti dell’uomo non vorrei che fosse una nostra esigenza di affermare; 
  • La Carta dell'Umanità ha una funzione politica (DIP) oppure si intende promuovere un movimento che faccia spinta sulle istituzioni…; 
  •  abbiamo in mano carte dei diritti… dovremmo fare carta dei doveri; 
  • la carta può essere redatta ma come veicolarla?
  • la nostra dovrebbe essere una ricerca aperta e precisa (i mezzi): apprezzo "l’atto sociale" come  patto sociale umano alternativo e la responsabilità nostra;  
  • sulla carta d’identità ho avuto entusiasmo, concretezza.. a cosa serve una Carta dell'Umanità?


Interventi di Riccardo 

video al punto 1.10
  • il problema del linguaggio… diventare una specie di assemblea costituente dell’umanità... Qui a Sezano pensare e agire in nome dell’umanità, dei beni comuni mondiali … casa comune, destino comune…
  • la dominanza del mondo non vuole una carta costituzionale dell’umanità. Loro vogliono il multilateralismo .. collaborazione a livello mondiale… non pensano all’umanità... non esiste… è un concetto vago… 
  • noi pensiamo che bisogna organizzare l’interdipendenza con tutte le specie viventi… cominciamo a pensare… non siamo nella fase di agire…
  • un processo inizia sempre da una piccola cosa… speriamo in uno sbalzo di temperatura come avviene per i tifoni che cambierà il mondo...ci vuole un villaggio per fare un bambino
  • essere parte di un processo collettivo utopico costituente
  • noi vorremmo che …. i miliardi di persone che vivono sulla terra… possano… noi vogliamo cambiare il mondo
  • CI INTERESSA UN PROGETTO UTOPICO?
  • Vogliamo iniziare un processo 36 persone con la speranza di diventare milioni in decine di anni e sappiamo che ciò che scriveremo sarà sottoposto a critiche… 
  • una carta costituzionale è una dichiarazione di una comunità
  • il divenire è nostra responsabilità di dichiarare quello che noi pensiamo possa diventare il mondo, non possiamo pensare senza gli altri... la cultura ubuntu “io sono quello che ci siamo fatti”
  • affermare come siamo, affermarle insieme, l’obiettivo finale è il farlo insieme
video al punto 2.17
  • un punto chiaro: iniziare un processo di un progetto di elaborazione di una carta dell’umanità
  • parte di un gruppo virtuale di redazione collettiva virtuale di una carta virtuale di una carta che esprimerà una presa di coscienza di voler realizzare la nostra forza utopica 
  • e poi, noi siamo uno dei gruppi di scrittura del progetto.. essere pronti che non terminiamo tutto il processo da soli… i testi verranno sottomessi a tutti 
  • l’idea che è emersa di fare il punto delle carte … è una buona idea
  • per questo propongo di passare del perché parliamo dell’umanità partendo dalla carta della terrra e della vita?
  • Ne abbiamo già discusso tante volte  ma un documento che ha chiuso il processo e riassunto quello che era stato fatto nel passato: la carta della terra. Maurice Strong ex ministro dell’ambiente canadese ha sintetizzato tutti i rapporti esistenti di allora … con Gorbaciov.. iniziato nel 1996… tra il 2000 e 2007 la Carta della Terra che è stata approvata da più di 5000 associazioni .. è un filone di cultura ecologica, ambientalista.
  • La carta della terra è già una carta delle carte, sintesi, che è stata presentata da 5000 associazioni
  • La carta della terra è stata fatta da persone che non erano rivoluzionari..
  • Gorbaciov era un riformista e Strong era un democratico 
  • La Carta della Terra è stata fatta da circa 100 mila persone perché è stata discussa da moltissime associazioni (5000 associazioni non governative di stampa ambientalista).
  • I limiti della Carta della Terra. Non mette in discussione nessun principio fondatore della società occidentale (diritto di proprietà privata sui semi, il diritto di proprietà intellettuale sul vivente, non mette in discussione la funzione della finanza capitalista, il principio della democrazia rappresentativa, ... ). 
  • Altre Carte riprese dall’Enciclica Laudato Sì. Ha una cultura ecologica rivoluzionaria. Parla di una vita che non è antropocentrica. Afferma che l’uomo fa parte della natura. L’essere umano è il risultato dell’evoluzione della vita sulla terra e per questo deve essere responsabile in quanto partecipante dell’evoluzione. VI propongo di considerate Laudato Sì come la Carta della Carta della Vita. Introduce il concetto del post umano: la vita è pre- fuori e post umana
  • La Carta dell'Umanità deve assumere questa concezione che l’uomo non è il principio regolatore della vita sulla terra. Il concetto di umanità riflette una visione post antropocentrica che possono accettare sia i credenti che i non credenti. Espressione più avanzata di tutte le culture attuali nel mondo di questa visione post umana
  • Laudato Sì riprende tutti gli insegnamenti buoni: diritti animali, sulle piante, pacha mama, scienze congnitive e biologiche. Dialogo tra scienza e religione: ci permette di stare più vicini alla vita e amorevoli.
  • La Carta dell'Umanità dovrebbe partire da due riassunti : carta della terra e Laudato sì (carta della vita)
  • Approccio istituzionale: ogni coscienza della vita si traduce in regole e in istituzioni. Il ruolo fondamentale è che abbiamo inventato lo Stato di diritto (ius l’ordine giuridico).
  • La Carta dell'umanità dovrebbe avere una dimensione predominante istituzionale perché le istituzioni rifletteranno le concezioni sul diritto. Allo stato attuale lo stato di diritto è basato sulla concezione che fonte della legittimità del potere è il popolo. E l’umanità?  C’è l’umanità o no? Possiamo dire che le leggi deriveranno la loro legittimità dall’umanità. Il popolo è stato catturato dalla nazione. Adesso tutte le fonti del diritto sono nazionali. Le transnazionali sono derivate dagli accordi firmati da ogni stato. stato di diritto (la legittimità del potere è il popolo) all’umanità che diventerà fonte di diritto.

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IL FORUM INTERNAZIONALE

A Verona la prima Agorà
degli Abitanti della Terra


Sono previste 200 persone da tutto il mondo. L'incontro veronese si situa nell'ambito della campagna "L'audacia nel nome dell'umanità". L'obiettivo è quello di redigere la Carta dell'Umanità per dare fondamento giuridico all'umanità e a un nuovo soggetto di diritto: l'abitante della Terra.
Tanti i protagonisti e i testimoni.

VERONA - Meno di un mese alla prima Agorà degli abitanti della Terra. Un programma denso di tre giornate che vedrà la partecipazione di circa 200 persone da varie parti del mondo, che da oltre un anno lavorano per la campagna "L’Audacia nel nome dell’Umanità”, lanciata dall’economista italo-belga Riccardo Petrella.
Saranno presenti anche volti noti dell’impegno sociale e culturale, come l’attore Moni Ovadia, il vescovo della Patagonia cilena Luis Infanti de la Mora, il teologo della liberazione latino-americana Marcelo Barros, il filosofo Roberto Mancini, la coordinatrice del Global Justice Network Francine Mestrum, nonché testimoni del Sud, come la mediatrice camerunense Marguerite Lottin, il medico indiano Siddhartha Mukherjee e Isoke Aikpitanyi, che si è liberata dal racket della prostituzione nigeriana e vincitrice del premio Donna dell’anno 2018.

L’evento “Agorà degli abitanti della Terra” è in realtà solo il primo passo di una iniziativa più ampia che ha come obiettivo il riconoscimento dell’Umanità come attore principale nella regolazione politica, sociale ed economica a livello globale. La sfida ambiziosa di stilare la Carta dell’Umanità, si pone come reazione costruttiva alle attuali spinte disgregatrici e divisive, che stanno rapidamente allontanando le persone dal riconoscersi parte della stessa “comunità umana” e dello stesso pianeta. Spinte che hanno portato nel tempo alla mercificazione di ogni forma di vita, alla privatizzazione dei beni comuni, alla monetizzazione della natura e ad un sistema finanziario predatorio, per citarne alcune.
Ecco allora che si è creato un nuovo spazio di dialogo e confronto, dove i gruppi promotori provenienti da Italia, Belgio, Francia, Germania, Portogallo, Spagna, Tunisia, Canada, Cile, Brasile e Argentina, presenteranno i loro lavori e si confronteranno su nuove proposte, in sessioni plenarie e parallele, presso il Monastero del Bene Comune di Sezano, sulle colline veronesi.

L'altro ambito di lavoro di questi giorni veronesi sarà l'istituzione (per il momento simbolica) di una “Carta d'identità mondiale degli abitanti della terra”. I Comuni potranno riconoscere che tutti gli esseri umani, radicati nei loro innumerevoli luoghi di vita sono abitanti di una stessa "comunità di vita” prima di essere cittadini di singoli stati. Finora i Comuni che hanno formalmente aderito sono: San Lorenzo (Argentina), Fumane e Canegrate (Italia), La Marsa (Tunisia), Palau Saverdera (Catalonia) oltre alla rete dei Comuni solidali (Recosol) e l'associazione nazionale dei Comuni virtuosi.

I temi previsti sono le diseguaglianze, l’impoverimento e l’esclusione sociale, il disarmo del sistema finanziario, la messa al bando delle armi, i beni comuni come l’acqua, il ripensare ad una collaborazione tra cittadini e organizzazioni non governative, e nuove visioni sul cammino dell’Umanità in questa fase di transizione.

GL