martedì 26 febbraio 2019

L’iniziativa Carta d’Identità Mondiale – Abitante della Terra


Descrizione

Sommario

Di che si tratta
Ragioni e obiettivi
Caratteristiche principali
Stato attuale d’avanzamento
Contatti


«Passare dall’io ridotto al noi allargato»
Andreatta, Sindaco di Trento


        1. L’Iniziativa. Di che si tratta?

La Carta d’Identità Mondiale (CIM) «Abitante della Terra» è una proposta elaborata ed approvata dall'Agora degli Abitanti della Terra, tenutasi a Sezano/Verona dal 13 al 16 dicembre 2018 ed alla quale hanno partecipato circa 200 persone provenienti in maggioranza dall’Europa ma anche dall’Africa, America latina, Asia. Essa consiste nel rilascio da parte dei Comuni (o analoghe collettività /comunità localil) di un documento, Carta d’Identità Mondiale « Abitante della Terra », a tutte le persone, di ogni età, che abitano nel Comune e che ne facciano espressa richiesta. La Carta ha deliberatamente un valore soprattutto simbolico umano, sociale, poiitico. Non ha alcun valore giuridico né da alcun nuovo diritto. La Carta dei diritti universali degli esseri umani esiste ed è stata approvata dall’ONU. Non si aggiunge alla Carta d’identità ufficiale, né rappresenta una forma nuova od alternativa al passaporto. La Carta è un atto libero di condivisione e di sostegno da parte dei Comuni in favore della dichiarazione delle persone che la richiedono di voler essere « costruttori dell’umanità ».

    2. Ragioni e obiettivi della Carta

Negli ultimi quarantanni gli esseri umani sono stati doppiamente confiscati della loro umanità. Anzitutto in quanto cittadini, per il fatto che i cittadini sono diventati soggetti di proprietà «patrimoniale» esclusiva degli Stati «nazionali» i quali hanno sbriciolato la cittadinanza (e l’umanità ) restringendola all’identità nazionale e sottoponendola alla volontà discrezionale dei poteri delle oligarchie nazionali. Se un essere umano non ha un aggettivo « nazionale » aggiunto a cittadino, non esiste come tale, è un apatride, non è « uno dei nostri ».  In secondo luogo, in quanto persone, per il fatto che essi sono stati ridotti a « risorse umane » al servizio degli interessi dei proprietari e dei mercanti del capitale finanziario.

Rilasciando la CIM-Abitante della Terra, i Comuni - prima forma organizzata di base delle comunità umane - riconoscono due principi fondamentali chiave del « vivere insieme » : tutti noi esseri umani siamo abitanti della terra ancor prima di essere gialli, bianchi, neri, meticci e etiopici, afgani, colombiani, senegalesi, vietnamiti, cinesi, canadesi, brasiliani, egiziani, tedeschi, italiani, inglesi... ; tutti noi abitiamo lo stesso luogo di vita, la Terra, la Madre-Terra, nostra « casa comune », da cui nessuno puo’ essere legittimamente escluso da nessuno, neppure dalle più alte autorità politiche, economiche, sociali o morali del mondo. Oggi invece ci sono più di 60 milioni di esseri umani che vagano in giro per il mondo in cerca di un luogo dove abitare, e sono miliardi le persone escluse dalle città, in quanto luoghi di vita normali per gli esseri umani, e relegate in luoghi di esclusione e di impoverimento.

Inoltre, rilasciando la Carta Abitante della Terra, unicamente su richiesta delle persone stesse, i Comuni esprimono una visione che va al di là della coscienza individualista della vita, dei diritti, del futuro e, pari tempo, rafforzano l’imporanza lla presa di responsabilità collettiva rispetto alla salvaguardia, e cura della vita globale della Terra e di tutti i suoi abitanti (le altre specie viventi comprese).Oggi, più che mai, il percorso da costruire, è quello di passare dall’io ridotto al noi collettivo, nella direzione di una Umanità cosciente di dover agire in quanto  « comunità » ed assumere la responsabilità della integrità e rigenerazione permanente della vita della terra. La Carta Abitante della Terra è un atto di coscienza, di speranza, d’impegno. Da qui, il principio che la Carta deve essere rilasciata unicamente su richiesta degli abitanti.

    3. Caratteristiche principali

La Carta sarà un modello comune in tutto il mondo. Al momento, fra coloro che seguono i lavori del dopo-Agorà, la preferenza va al modello qui di seguito.
Avrà le dimensioni di una normale carta d’identità o carta bancaria leggermente plastificata.

Nel recto della Carta, oltre al titolo della Carta ed al numero d'identificazione  sono menzionate solo tre informazioni:
  • nome e cognome,
  • data di nascita,
  • luogo di residenza.
Secondo alcuni membri, sarebbe preferibile non mettere il luogo di residenza. La sua residenza è la Terra.


Nel verso della Carta, figurano :
  • lo stemma, il nome del Comune ed il timbro firmato del Comune
  • la frase d'impegno del richiedente "Abitante della Terra, mi impegno a contribuire alla Costruzione dell'Umanità, capace di salvaguardare la vita della Terra per tutti i suoi abitanti, al servizio anche delle generazioni  future".


E’ prevista una Carta più « giovanile » per le persone al disotto dei 17 anni.


       4. Stato di avanzamento dell’iniziativa

Nove Comuni hanno dato la loro adesione all’iniziativa formalmente, per delibera del Consiglio comunale, prima dell’Agorà : San Lorenzo, comune della provincia di Santa Fé in Argentina, i comuni di Fumane, Canegrate, Sommacampagna, Nogarole Roca e Ottavo Municipio di Roma in Italia, La Marsa, comune della Tunisia, Palau Saverdera, comune della Catalonia/Spagna e Lisbona,comune del Portogallo.
In Italia, l’iniziativa ha ricevuto anche l’adesione di due reti nazionali di comuni : la rete dei comuni solidali (RECOSOL) e la rete dei comuni virtuosi.

L’8 febbraio è stato dato l’avvio alla fase preparatoria del lancio dell’Iniziativa su scala mondiale che dovrebbe aver luogo fine settembre/ottobre 2019 a Lisbona.

In Italia, ci sono già stati degli incontri con il sindaco di Trento e, in preparazione, con il sindaco di Merano, di Gorizia, di vari comuni in Toscana ed in Puglia. Contatti sono in corso con il sindaco di Berlino (D), di Rosario (Argentina), in Cile con le associazioni nazionali, con i sindaci di Liegi e Waremme in Vallonia. La sensibilizzazione dei Comuni inizierà in marzo in Brasile, Francia e Africa subsahariana.

Fra i comuni che hanno aderito ed i nuovi è previsto l’allargamento delle adesioni grazie alle reti dei gemellaggi. La mobilitazione è cominciata.


Segnaliamo che in congiunzione all’iniziativa della CIM-Abitante della Terra testeremo l’interesse e la fattibilità del’istituzione con il sostegno dei Comuni di una Giornata degli Abitanti della Terra , il 15 dicembre di ogni anno a partire dal 15 dicembre 2019.



  1. Contatti
Sergio Castioni s.castioni@alice.it
Francesco Comina francesco.comina@gmail.com
Domenico Rizzuti mimmo.rz@gmail.com






Sezano, 23 febbraio 2019







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IL FORUM INTERNAZIONALE

A Verona la prima Agorà
degli Abitanti della Terra


Sono previste 200 persone da tutto il mondo. L'incontro veronese si situa nell'ambito della campagna "L'audacia nel nome dell'umanità". L'obiettivo è quello di redigere la Carta dell'Umanità per dare fondamento giuridico all'umanità e a un nuovo soggetto di diritto: l'abitante della Terra.
Tanti i protagonisti e i testimoni.

VERONA - Meno di un mese alla prima Agorà degli abitanti della Terra. Un programma denso di tre giornate che vedrà la partecipazione di circa 200 persone da varie parti del mondo, che da oltre un anno lavorano per la campagna "L’Audacia nel nome dell’Umanità”, lanciata dall’economista italo-belga Riccardo Petrella.
Saranno presenti anche volti noti dell’impegno sociale e culturale, come l’attore Moni Ovadia, il vescovo della Patagonia cilena Luis Infanti de la Mora, il teologo della liberazione latino-americana Marcelo Barros, il filosofo Roberto Mancini, la coordinatrice del Global Justice Network Francine Mestrum, nonché testimoni del Sud, come la mediatrice camerunense Marguerite Lottin, il medico indiano Siddhartha Mukherjee e Isoke Aikpitanyi, che si è liberata dal racket della prostituzione nigeriana e vincitrice del premio Donna dell’anno 2018.

L’evento “Agorà degli abitanti della Terra” è in realtà solo il primo passo di una iniziativa più ampia che ha come obiettivo il riconoscimento dell’Umanità come attore principale nella regolazione politica, sociale ed economica a livello globale. La sfida ambiziosa di stilare la Carta dell’Umanità, si pone come reazione costruttiva alle attuali spinte disgregatrici e divisive, che stanno rapidamente allontanando le persone dal riconoscersi parte della stessa “comunità umana” e dello stesso pianeta. Spinte che hanno portato nel tempo alla mercificazione di ogni forma di vita, alla privatizzazione dei beni comuni, alla monetizzazione della natura e ad un sistema finanziario predatorio, per citarne alcune.
Ecco allora che si è creato un nuovo spazio di dialogo e confronto, dove i gruppi promotori provenienti da Italia, Belgio, Francia, Germania, Portogallo, Spagna, Tunisia, Canada, Cile, Brasile e Argentina, presenteranno i loro lavori e si confronteranno su nuove proposte, in sessioni plenarie e parallele, presso il Monastero del Bene Comune di Sezano, sulle colline veronesi.

L'altro ambito di lavoro di questi giorni veronesi sarà l'istituzione (per il momento simbolica) di una “Carta d'identità mondiale degli abitanti della terra”. I Comuni potranno riconoscere che tutti gli esseri umani, radicati nei loro innumerevoli luoghi di vita sono abitanti di una stessa "comunità di vita” prima di essere cittadini di singoli stati. Finora i Comuni che hanno formalmente aderito sono: San Lorenzo (Argentina), Fumane e Canegrate (Italia), La Marsa (Tunisia), Palau Saverdera (Catalonia) oltre alla rete dei Comuni solidali (Recosol) e l'associazione nazionale dei Comuni virtuosi.

I temi previsti sono le diseguaglianze, l’impoverimento e l’esclusione sociale, il disarmo del sistema finanziario, la messa al bando delle armi, i beni comuni come l’acqua, il ripensare ad una collaborazione tra cittadini e organizzazioni non governative, e nuove visioni sul cammino dell’Umanità in questa fase di transizione.

GL