mercoledì 15 agosto 2018

16-17 agosto 2018 Santiago del Chile

COMUNICATO STAMPA
Seminario internazionale 
“Le grida del Sud: una nuova Umanità abita la casa comune”

SANTIAGO DEL CHILE 16 - 17 AGOSTO 2018
AUDITORIUM CARITAS CHILE h: 18.00 – 21.30

“70 anni fa l’ONU proclamava la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Quale valutazione possiamo fare oggi di questo importante documento a fronte di una realtà in cui aumentano povertà, emigrazione, devastazione dell’ecosistema?”
Varie comunità di base e alcuni movimenti popolari hanno iniziato a incontrarsi per esporre il punto di vista latinoamericano nell’ambito della campagna internazionale “L’Audacia nel nome dell’umanità”. Giovedì e venerdì nell’auditorium della Caritas a Santiago, alcuni esponenti del mondo economico, politico ed ecclesiale si scambieranno visioni e si confronteranno sull’idea di costruire una “casa comune” nella quale tutti possano sentirsi protetti e vivere collettivamente in modo pacifico.   

Sono i membri del Vicariato Apostolico de Aysén, tra cui il vescovo Luis Infanti De La Mora (Chiesa della Patagonia cilena), i promotori di questo seminario in preparazione alla prima “Agorà degli abitanti della Terra” che avrà luogo in provincia di Verona (Sezano) dal 13 al 16 dicembre, con l’obiettivo di scrivere, a più mani, una vera e propria “Carta dell’umanità”. L’intento è di definire un percorso partecipativo da parte di ONG, associazioni umanitarie e gruppi di solidarietà, alla costituente dell’umanità come soggetto giuridico. In questo modo “l’umanità si riconosce come attore primario della regolazione politica, economica e sociale”.
Queste parole dell’economista Riccardo Petrella, già promotore della campagna “Banning Poverty” e del Comitato Acqua Bene Comune, fanno eco all’enciclica di Papa Francesco “Laudato Si” dove afferma che “sull’intera proprietà privata grava sempre un’ipoteca sociale”. Una denuncia, alla quale si unisce il Vicariato Apostolico de Aysén contro la situazione allarmante di questa epoca. 
Nonostante gli enormi progressi avanzati dalla scienza e dalla tecnologia, l’umanità si trova dissanguata da guerre e violenza, povertà e mercificazione di beni primari, corsa agli armamenti, corruzione, narcotraffico, devastazione della natura. 
Le strategie politiche attuali infatti mirano ad alleviare gli effetti disastrosi di tali drammi invece di affrontarne le cause strutturali.
Si levano allora le grida dal Sud, da coloro che vivono umiliati e depredati sul nostro pianeta e dove la stessa Madre Terra urla ogni giorno con maggior forza per essere riconosciuta e non abusata. 
Lo sforzo di questo nuovo progetto è volto a creare una nuova umanità dove l’etica e la spiritualità possano camminare fianco a fianco per realizzare un futuro di maggior giustizia e solidarietà, equità e pace sociale. 
Alla luce di questa prospettiva, la Chiesa della Patagonia, con la collaborazione di Caritas Cile, la scuola di Etica sociale e sviluppo (ESOde), il Dipartimento di Politica e Governo Facoltà di Scienze Sociali dell’Università Alberto Hurtado, invitano a partecipare al seminario “Clamores del Sur” per aprire uno spazio di dialogo tra tutti coloro che sognano una umanità fraterna, l’unità della “casa comune”. 
Il programma consiste di due serate, con orario 18 - 21.30 e vede la presenza dei seguenti relatori:
Giovedì 16 – Esposizione temi e dibattito aperto
Ricardo Petrella (Italia) - Marcelo Barros (Brasil) - Álvaro Ramis (Chile)
Venerdì 17 - Esposizione temi e dibattito aperto
Anibal Faccendini (Argentina) - Francisca Rodríguez (Chile) - Guido Girardi (Chile) - Marco Arruda (Brasil).

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IL FORUM INTERNAZIONALE

A Verona la prima Agorà
degli Abitanti della Terra


Sono previste 200 persone da tutto il mondo. L'incontro veronese si situa nell'ambito della campagna "L'audacia nel nome dell'umanità". L'obiettivo è quello di redigere la Carta dell'Umanità per dare fondamento giuridico all'umanità e a un nuovo soggetto di diritto: l'abitante della Terra.
Tanti i protagonisti e i testimoni.

VERONA - Meno di un mese alla prima Agorà degli abitanti della Terra. Un programma denso di tre giornate che vedrà la partecipazione di circa 200 persone da varie parti del mondo, che da oltre un anno lavorano per la campagna "L’Audacia nel nome dell’Umanità”, lanciata dall’economista italo-belga Riccardo Petrella.
Saranno presenti anche volti noti dell’impegno sociale e culturale, come l’attore Moni Ovadia, il vescovo della Patagonia cilena Luis Infanti de la Mora, il teologo della liberazione latino-americana Marcelo Barros, il filosofo Roberto Mancini, la coordinatrice del Global Justice Network Francine Mestrum, nonché testimoni del Sud, come la mediatrice camerunense Marguerite Lottin, il medico indiano Siddhartha Mukherjee e Isoke Aikpitanyi, che si è liberata dal racket della prostituzione nigeriana e vincitrice del premio Donna dell’anno 2018.

L’evento “Agorà degli abitanti della Terra” è in realtà solo il primo passo di una iniziativa più ampia che ha come obiettivo il riconoscimento dell’Umanità come attore principale nella regolazione politica, sociale ed economica a livello globale. La sfida ambiziosa di stilare la Carta dell’Umanità, si pone come reazione costruttiva alle attuali spinte disgregatrici e divisive, che stanno rapidamente allontanando le persone dal riconoscersi parte della stessa “comunità umana” e dello stesso pianeta. Spinte che hanno portato nel tempo alla mercificazione di ogni forma di vita, alla privatizzazione dei beni comuni, alla monetizzazione della natura e ad un sistema finanziario predatorio, per citarne alcune.
Ecco allora che si è creato un nuovo spazio di dialogo e confronto, dove i gruppi promotori provenienti da Italia, Belgio, Francia, Germania, Portogallo, Spagna, Tunisia, Canada, Cile, Brasile e Argentina, presenteranno i loro lavori e si confronteranno su nuove proposte, in sessioni plenarie e parallele, presso il Monastero del Bene Comune di Sezano, sulle colline veronesi.

L'altro ambito di lavoro di questi giorni veronesi sarà l'istituzione (per il momento simbolica) di una “Carta d'identità mondiale degli abitanti della terra”. I Comuni potranno riconoscere che tutti gli esseri umani, radicati nei loro innumerevoli luoghi di vita sono abitanti di una stessa "comunità di vita” prima di essere cittadini di singoli stati. Finora i Comuni che hanno formalmente aderito sono: San Lorenzo (Argentina), Fumane e Canegrate (Italia), La Marsa (Tunisia), Palau Saverdera (Catalonia) oltre alla rete dei Comuni solidali (Recosol) e l'associazione nazionale dei Comuni virtuosi.

I temi previsti sono le diseguaglianze, l’impoverimento e l’esclusione sociale, il disarmo del sistema finanziario, la messa al bando delle armi, i beni comuni come l’acqua, il ripensare ad una collaborazione tra cittadini e organizzazioni non governative, e nuove visioni sul cammino dell’Umanità in questa fase di transizione.

GL